EDUCAZIONE CINOFILA ALL'INTERNO DELLE SCUOLE

Crediamo nel valore sia dell’educazione che dell’inclusione e, nel tempo, abbiamo compreso che quasi tutti i bambini vorrebbero avere un cane e che il confronto ed il gioco con gli animali fa crescere il rispetto e l’amore per un altro essere vivente.
Nei nostri corsi/seminari, i bambini come gli adolescenti acquisiscono piena consapevolezza che il cane non è un “gioco”, non è un “oggetto”, ma è un essere vivente con il quale si può anche “giocare” rispettando la sua natura e i suoi tempi.
Da lì, il passo successivo è quasi automatico: il senso di responsabilizzazione sul fatto che il cane è un essere vivente con dei bisogni fisici mentali ed affettivi proprio come noi.
Viene anche compreso che non esistono cani o bambini cattivi, ma esistono tantissimi cani e bambini a cui non è stato insegnato il rispetto degli uni per gli altri.
La cultura cinofila nelle scuole primarie e secondarie porta alla comprensione della vera natura dei nostri amici a quattro zampe: dalle origini, alla scoperta delle razze esistenti e delle loro caratteristiche che si adattano alle diverse attività tra cui lunghe passeggiate piuttosto che una vita sedentaria, corse in bicicletta, ricerche, riporti, attività sportive.
Non da ultimo, il rispetto per gli esseri viventi, per il diverso e il senso civico che ne deriva.
Svolgere attività guidate e con obiettivi specifici con il cane costituisce, per i bambini, un’occasione di interazione con qualcuno di diverso da un essere umano.
Questo, secondo numerose ricerche, contribuisce in modo rilevante allo sviluppo cognitivo ed emotivo, determinando uno scambio reciproco di emozioni e di stimoli che provocano cambiamenti ed effetti positivi.
Un animale stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima, non giudica e non ha pregiudizi; in sua compagnia diminuisce il battito cardiaco e quindi calano le ansie e le paure.
L’animale può motivare il bambino ad accettare le regole e aumentare i tempi di attenzione.
Secondo alcune ricerche, nella sua diversità morfologica e comportamentale, l’animale sollecita l’immaginazione del bambino rafforzandogliela e oltretutto lo aiuta a trasformare la diffidenza in curiosità e tolleranza.